La paleobiologia della conservazione è quel campo della paleontologia che applica la conoscenza della documentazione geologica e paleoecologica alla conservazione e al ripristino della biodiversità ed al mantenimento dell’equilibrio negli ecosistemi. La Paleobiologia della conservazione utilizza dati paleontologici e geologici per comprendere come le specie viventi possano rispondere al clima e ad altri cambiamenti ambientali sia naturali che antropogenici.
Louys, J. (ed.) (2012). Paleontology in ecology and conservation. Springer. 276pp. (ISBN 978-3-642-25038-5.)
Dietl, G.P.; Kidwell, S.M.; Brenner, M.; Burney, D.A.; Flessa, K.W.; Jackson, S.T.; Koch, P.L. (2015). “Conservation Paleobiology: Leveraging Knowledge of the Past to Inform Conservation and Restoration”. Annual Review of Earth and Planetary Sciences. 43 (1): 79–103. Doi:10.1146/annurev-earth-040610-133349
Tyler, C. L., & Schneider, C. L. (2018). An overview of conservation paleobiology (pp. 1-10). Springer International Publishing.
Il corso è rivolto agli studenti della laurea magistrale in Scienze della Natura e dell’Uomo (curriculum Conservazione della natura), ma riveste interesse anche per gli studenti dei Corsi di laurea sia di ambito geologico, che di ambito biologico.
Il programma vuole fornire allo studente conoscenze approfondite riguardo i meccanismi macroevolutivi correlati col rischio di estinzione, di acquisire i mezzi e le abilità necessarie per imparare
Le preferenze climatiche e necessità ambientali delle specie marine e terrestri e di quantificare gli effetti attuali e futuri dei fenomeni naturali ed antropici e del cambiamento climatico.
Prerequisiti
Nozioni di base paleontologia generale
Metodi Didattici
Lezioni frontali
Altre Informazioni
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata
Modalità di verifica apprendimento
Colloquio
Programma del corso
La paleobiologia della conservazione è quel campo della paleontologia che applica la conoscenza della documentazione geologica e paleoecologica alla conservazione e al ripristino della biodiversità ed al mantenimento dell’equilibrio negli ecosistemi. Nonostante l'influenza della paleontologia sulle scienze ecologiche possa essere fatta risalire almeno al XVIII secolo, le basi per la definizione della Paleobiologia della conservazione come disciplina si deve al contributo di K.W. Flessa e G.P. Dietl nel primo decennio del 21° secolo.
La Paleobiologia della conservazione utilizza dati paleontologici e geologici per analizzare le cause e gli effetti dei cambiamenti globali che hanno interessato gli ecosistemi terrestri e marini nel passato mirando quindi alla salvaguardia delle componenti fisico-chimiche e biologiche degli attuali ecosistemi terrestri nonché all’analisi dell’impatto antropico su di essi e viceversa.
Il corso prevede di approfondire le attuali problematiche legate alle azioni di salvaguardia e conservazione della natura. Verranno esaminati gli ecosistemi passati in termini di funzionalità ed interazioni trofiche in modo da imparare le preferenze climatiche e le necessità ambientali delle specie marine e terrestri dando quindi la possibilità di spiegare come gli effetti attuali e futuri correlati ai cambiamenti naturali ed antropici, possono influenzare la sopravvivenza delle specie viventi.
Oltre alla parte teorica, il corso prevede anche una minima parte di analisi dei dati tramite l’utilizzo di software statistici con l’obiettivo di fornire agli studenti anche esempi pratici e numerici legati al tema della conservazione.
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Obiettivo 13: Agire per il clima
Obiettivo 14: La Vita sott’acqua
Obiettivo 15: La Vita sulla Terra